Marche e-bikepacking

IMG_20220619_060249 (FILEminimizer)

Marche e-bikepacking, un itinerario da 1000 km e 26000 metri di dislivello alla scoperta delle Marche!

Come ogni anno, mi piace prendermi una settimana per pedalare alla scoperta di una regione, portandomi nelle borse da bikepacking lo stretto necessario.

Sono tanti anni che gli amici marchigiani mi dicono di andare a scoprire i monti Sibillini, ma per un motivo o per l’altro non sono mai riuscito a farlo. Sembra che questo sia l’anno giusto, allora a gennaio contatto uno dei massimi esperti dei Sibillini, l’amico marchigiano Fabrizio Castelli e gli chiedo di farmi una traccia personalizzata. Gli spiego cosa mi piacerebbe fare: il giro deve essere lungo, perché ho almeno 7 giorni e ogni giorno mi piace fare circa 100 km e 3000+, con il meno asfalto possibile, con qualche bel sentiero, anche se non troppo impegnativo per via delle borse, completamente pedalabile perché uso una e-bike e che mi faccia scoprire panorami selvaggi e paesi storici.

So che non è una richiesta facile, ma so anche che Fabrizio è un vero esperto e appassionato e allora, in brevissimo tempo, mi prepara la traccia. Non solo, mi prepara anche una descrizione di tutti i posti dove passerò, dove fare rifornimento di acqua, dove poter ricaricare la batteria e dove poter dormire. Meglio di cosi non potevo sperare! Come faccio sempre, mi stampo l’altimetria segnando dove trovare acqua e dove poter mangiare e dormire, suddividendo ipoteticamente le tappe, anche se poi posso modificare la lunghezza di ogni tappa a seconda di come andrà la giornata.

Arriva giugno, nel mese precedente sono riuscito a fare qualche bel giro lungo da più di 3000 metri di dislivello e mi sento abbastanza allenato per affrontare una settimana di pedalate. Scelgo il camping Bellamare di Porto Recanati come base, in modo da poter lasciare tranquilla mia moglie con una sua amica. Venerdi sera arriviamo in campeggio, sabato sistemiamo il camper, monto le borse e passiamo una giornata di relax fra piscina e mare. Domenica mattina alle 6, puntualissimo, scatto la foto di rito all’alba e do la prima pedalata, il mare lo rivedrò fra otto giorni, sono veramente curioso ed eccitato di vedere cosa mi ha riservato Fabrizio con la sua traccia alla scoperta delle Marche!

Giorno 1. Dopo neanche 100 metri di asfalto la traccia devia su una strada bianca, iniziamo bene! Arrivo a Loreto con il bel Santuario, poi a Recanati sulle tracce di Leopardi e poi cominciano le “dolci” colline marchigiane. Dolci? E’ un continuo su e giù con pendenze a due cifre e in più, pur essendo solo le 9 di mattina, fa già molto caldo. Con un’altra salita veramente tosta arrivo finalmente a Cingoli con il suo splendido panorama e mi concedo mezz’ora di sosta con cappuccio e briosche per me e una ricarica per la batteria della e-bike.

Da Cingoli in avanti è tutta un’altra storia, adesso è molto più fresco con sentieri divertenti e ombreggiati. Passo il lago di Cingoli e arrivo ad Elcito, grazioso paesino storico. Mi fermo per pranzo nell’unico bar del paese, anche se ormai sono già le 15.30. Un bel panino con formaggi e salumi tipici e comincio ad apprezzare anche le specialità delle Marche. Dopo un’ora calcolo che la batteria si sia ricaricata a sufficienza e riparto. La barista mi chiede dove sto andando, rispondo a San Severino, lei mi dice che è quasi tutta discesa, ma non sa che io devo passare per le montagne e mi aspettano altri 2000 metri di dislivello!

Avanti, sempre su e giù, si sale di quota e siamo sopra i 1500. Posti selvaggi, abbazie, paesini, boschi, cime di montagne e quando penso che sia l’ultima discesa ecco che si sale ancora. Alle 19 telefono ad un b&b prenotando una stanza per le 20, ma ci sono ancora salite e prima delle 21.30 non riesco ad arrivare. Per fortuna l’amico Fabrizio abita vicino, mi aspetta a San Severino e ritira le chiavi della camera. Nell’ultima discesa scivolo e mi sbuccio ginocchio e gomito. Alla fine guardo il gps, 164 km e 4500+, molto di più di quello che avevo preventivato, domani dovrò calcolare meglio il dislivello! Adesso ho anche capito come traccia Fabrizio, tanti sentieri abbastanza lenti (su mia richiesta, del resto) perciò i tempi si allungano! Fa niente, sto bene, una bella doccia e una buona pizza insieme a Fabrizio e a nanna!

Giorno 2. Come succederà per tutta la settimana, mi sveglio alle 5.30, preparo i bagagli e parto per le 6. Colazione con cappuccio e brioche in centro a San Severino (compresa nel b&b) e via subito in salita. Boschi e colline a non finire, desta una certa impressione il passaggio a Camerino, dove si cominciano a vedere seriamente i danni del terremoto, con il centro storico svuotato. Arrivo a Colfiorito e poi a Foligno per una deviazione in Umbria. 103 km e 2900d+

Giorno 3. Breve sconfinamento in Umbria tra Foligno, Spoleto e la vecchia ferrovia per Norcia. La ciclabile in piano fra Foligno e Spoleto è bella ma un pò noiosa. Poi via verso Visso per un bellissimo sentiero e finalmente Sibillini, salita al passo del Fargno e discesa a Pintura, dove al rifugio, unico ospite, sono stato accolto con tutti gli onori con una cena a dir poco fantastica! 140 km e 3400 d+.

Giorno 4. Giornata spettacolare, quasi tutta su sentieri! Al rif. Pintura, la sera prima, avverto che sarei partito alle 6. Nessun problema mi dicono, e mi fanno avere due sacchetti, uno dolce e uno salato, con ogni bontà. “Così potrai mangiare anche durante il giorno”. E così è stato, anche se non sapevo dove mettere tutta quella roba. E che specialità! Quando ho aperto il sottovuoto c’erano dei salumi di qualità eccelsa, profumi e sapori da non credere. Il giro: discesa fino a Montefortino bellissima, traverso fino al rif. Mezzi Litri super, entro nella piana di Castelluccio e comincia lo spettacolo dei colori della fioritura (a fine giugno), poi via fino ai Pantani di Accumoli con i cavalli liberi, poi ancora sentieri fino a Forca di Presta. Meraviglioso! 99 km e 3300d+.

Giorno 5. Tappa clou dei Sibillini, da fare solo con bici senza borse (si possono lasciare al b&b), in modo che sia più maneggevole e si possa abbassare la sella. Sentieri molto impegnativi sia in salita che in discesa e tappa dura anche psicologicamente, il sentiero da passo Cattivo a passo Borghese è bellissimo ma non finisce più! In ebike si pedala quasi tutto, in mtb normale c’è molto di più da spingere. Tappa solo per esperti!  Parto da Castelluccio lasciando le borse all’albergo, salgo al passo sasso Borghese su duro ma bellissimo sentiero, scendo a Rocca su sentiero impegnativo ma molto divertente e con panorami unici, a Rocca mi fermo per ricaricare il mio corpo e la batteria della bici (unico rifornimento possibile di giornata), salgo al monte Sibilla, affronto la discesa del guerrin meschino, molto impegnativa e obbligatoria la traccia gps perché il sentiero si perde spesso, in fondo mi rifornisco di acqua alla fontana e affronto la lunga salita fino a passo Cattivo e poi inizio il sentiero infinito, di una bellezza selvaggia fuori dal tempo, fino a passo Borghese e scendo a Castelluccio. Tutto stupendo! 60 km e 3300 d+.

Giorno 6. Con dispiacere mi allontano dal centro dei Sibillini, ma le Marche sono grandi e c’è ancora tanto da scoprire! Il tratto da Castelluccio a Visso è di una bellezza disarmante e selvaggia, vorrei che non finisse più per tutto il giorno! Poi una lunga salita e alla fine si scende al lago di Fiastra che inviterebbe ad un fresco bagno ma dopo un piatto di pappardelle al cinghiale bisogna proseguire, anche perché c’è il fantastico il sentiero delle Lame Rosse con le sue incredibili formazioni rocciose! Poi le belle colline marchigiane sempre con vista Sibillini, San Ginesio e mi fermo a Sarnano. 120 km e 3400 d+.

Giorno 7. Raggiungo subito Gualdo, dove saluto l’amico Gianluca. Poi giro tutto intorno ai Sibillini, che si  specchiano nel lago di San Ruffino, affronto la lunga salita fino a Montemonaco e qui la sorpresa. Tutto il giro che ho fatto l’altro giorno fino in cima al monte Sibilla appare davanti ai miei occhi, così vicino e bellissimo che mi viene voglia di ritornarci! Ma bisogna proseguire, allora una bella focaccia con salumi nostrani e via, tanti su e giù fino alla bellissima Ascoli Piceno. Ad Ascoli non possono naturalmente non assaggiare le olive all’ascolana e il pecorino fritto, tanto pedalando si digerisce tutto! Poi raggiungo la bella Offida dove mi fermo. 120 km e 3100 d+.

Giorno 8. Lascio Offida e comincia il su e giù per le dolci (che dolci non sono!) colline delle Marche. Ormai si sente l’odore del mare e in breve raggiungo il grazioso borgo alto di Grottammare. Comincia adesso la lunga risalita sul lungomare fino al Conero, per fortuna interrotta da due brevi salite per visitare i borghi storici di Cupra Alta con il castello di Marano e di Torre di Palme, entrambi con bellissima vista dall’alto sulla costa. Torno sul lungomare e mi concedo un  rinfrescante bagno e poi un delizioso piatto di linguine allo scoglio (che sostituisce le pappardelle al cinghiale dei sibillini!). Ricomincio a pedalare verso nord e devo dire che sono rimasto piacevolmente stupito, infatti la ciclabile è stata completata in tanti punti e i tratti di statale fino al Conero sono veramente pochi. Comincio a salire verso Numana e Sirolo e poi ancora più su sul monte Conero con bellissime vedute sul mare e su Portonovo. Visto che ho ancora tempo decido di continuare per visitare Ancona che non conosco. Dopo un giro in centro, risalgo al Conero e scendo al camping Bellamare, dove finalmente riabbraccio mia moglie! 160 km e 2000+.

Fine di questa straordinaria avventura alla scoperta delle Marche, dal mare alla cima del monte Sibilla, con pochissimo asfalto e tante strade bianche, sentieri e paesi da visitare.

Commenti finali: prima di tutto una sicurezza, le Marche mi piacciono veramente tanto! Come ogni regione d’Italia, del resto, in ogni caso qui mi sono sentito davvero bene. La natura è bellissima, i paesi e borghi storici anche (i danni del terremoto purtroppo meritano un discorso a parte) e la gente è veramente simpatica e disponibile. Pronta a cercare di soddisfare ogni richiesta, ma la cosa più bella è che spesso anticipano le tue richieste e cercano di aiutarti in tutti i modi facendoti sentire coccolato più che a casa! Questo mi succedeva praticamente tutti i giorni quando avevo bisogno di qualcosa. Stupendo! Un ringraziamento particolare all’amico Fabrizio Castelli, che ha costruito la traccia apposta per me, dandomi indicazioni su tutto quello che avrei incontrato lungo il viaggio e preoccupandosi se la sera non lo avvertivo di essere arrivato a destinazione. Se avete bisogno di una guida lui è l’uomo giusto!

Un avvertimento, se vorrete scoprire le Marche seguendo il percorso che ho fatto (tutte le mie tracce sono pubblicate sul mio sito www.meranobike.it ), dovete tenere conto che io ho fatto il giro in e-bike. Fatto in questo modo, il percorso è completamente fattibile stando sempre in sella, mentre se lo fate in mtb normale ci sono molti tratti veramente ripidi, o con fondo molto smosso, che non riescono ad essere pedalati ma bisognerà spingere la bici. Io viaggio in e-bikepacking anzitutto perché non ho più la forza di una volta, ma anche per altri vantaggi di questo modo di pedalare. Sono indeciso se portare qualcosa in più che mi aumenta il peso totale? Lo porto, tanto non cambia quasi niente. La mattina all’alba, dopo una giornata dura e una notte corta, le gambe sono due tronchi di legno e faticano a sciogliersi? Non c’è problema, aumento per qualche momento l’assistenza finchè mi sono scaldato. Stessa cosa la sera, dopo aver pedalato tutto il giorno, se la batteria me lo consente aumento l’assistenza per non arrivare stremato all’albergo. Ancora un vantaggio è il fatto di poter viaggiare, facendo la stessa fatica, con gomme più grosse e con miglior tenuta e con ammortizzatori dalle grandi escursioni, cosi da aumentare la sicurezza e il divertimento quando si incontrano sentieri impegnativi o salite smosse.  Un altro vantaggio è lo stop per il pranzo, mi fermo almeno un’ora e mentre la batteria si ricarica parzialmente io mi riposo, assaggio le specialità del posto con tutta calma e parlo con la gente. In ogni caso, dovendo cercare di risparmiare il più possibile la batteria, vi assicuro che la sudata giornaliera e prolungata è assicurata! Alla fine quello che conta è il viaggio, quello che vedi, provi e senti mentre pedali, non certo il mezzo con cui lo fai!

IMG_20220623_090123 (FILEminimizer)