Dalle Dolomiti alla pianura veneta in bicicletta

 

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Quest’anno, vista l’emergenza covid, per il nostro giro annuale in bicicletta di più giorni, la scelta dell’itinerario è stata abbastanza semplice: restare sicuramente in Italia e possibilmente anche nei dintorni della nostra Provincia, Bolzano.

Abbiamo perciò pensato ad un tour circolare, tutto su pista ciclabile: partenza da Merano che dalle Dolomiti scende in Veneto, costeggia le Prealpi, sale in Valsugana e poi in val d’Adige torna a Merano.

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In tutto sono 560 km, una parte dei quali  (in caso di stanchezza) si possono fare anche in treno, visto che per più di metà del percorso abbiamo costeggiato la linea ferroviaria.

Siamo partiti quindi come al solito con le nostre borse da bikepacking, portando il minimo indispensabile, in previsione di sostare di notte sempre in B&B e alberghi.

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Prima tappa, da Merano a Bressanone, 65 km.

Tappa abbastanza facile, tutta su pista ciclabile asfaltata e ben tenuta, in leggera discesa da Merano a Bolzano e in leggera salita da Bolzano a Bressanone. Nel pomeriggio arriviamo a Bressanone e veniamo ospitati dai gentilissimi consuoceri, con aperitivo, cena e colazione all inclusive!

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Seconda tappa, da Bressanone a Dobbiaco, 70 km.

La pista ciclabile della Val Pusteria è davvero molto bella, sempre nel verde e per la maggior parte asfaltata. Presenta qualche piccolo strappo subito dopo Bressanone, dopo Brunico e prima di Valdaora… ma in generale non è troppo impegnativa. Meritano una sosta Rio Pusteria e il bel centro storico di Brunico. Prima di sera arriviamo al camping Olympia, dopo Villabassa e ci fermiamo per la notte.

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Terza tappa, da Dobbiaco a Pieve di Cadore, 62 km.

Il percorso di oggi si divide in due parti, una salita lunga ma non ripida sulla ciclabile sterrata che sale al passo Cimabanche e poi una lunghissima discesa (con qualche piccola risalita), sulla ciclabile che arriva a Pieve di Cadore, il paese del pittoreTiziano. I panorami sulle Dolomiti sono fantastici lungo tutto il percorso, in particolare il tratto di ciclabile che passa da Cortina, anche se noi non ci fermiamo in centro perché già visitato in altre occasioni.

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Ci fermiamo a mangiare in centro a San Vito di Cadore e poi continuiamo verso Pieve, dove arriviamo nel pomeriggio, trovando posto all’Hotel Belvedere, a buon prezzo, pulito e con una buona prima colazione. Ci concediamo un bel gelato in centro, ceniamo con una pizza e a nanna!

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Quarta tappa, da Pieve di Cadore a Belluno, 46 km.

Da Pieve cominciamo subito in discesa veloce, su strada provinciale, fino a Perarolo, poi prendiamo la pista ciclabile in leggera discesa fino a Longarone, sempre seguendo il fiume Piave. Nell’ultimo tratto purtroppo la pista ciclabile è chiusa per lavori e siamo obbligati a seguire la statale molto trafficata. Comincia a fare caldo, cosi a Longarone ci fermiamo lungo il fiume per rinfrescarci e pranzare al sacco.

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Poi riprendiamo la ciclabile fino a Soverzene, dove si passa il fiume e si prende la bella ciclabile inizialmente sterrata verso Belluno. Questo è un tratto molto piacevole, lontano dal traffico e con la vista di alcune belle ville Venete. Nel pomeriggio arriviamo a Belluno e ci fermiamo alla Casa Ferie in Centro, gestito dalla Curia, spartano ma a buon prezzo. Dopo una meritata doccia, facciamo un giro per il bel centro storico di Belluno.

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Quinta tappa, da Belluno a Vittorio Veneto, 40 km.

Oggi tappa piuttosto breve, perché troppo caldo e per rinfrescarci ci fermiamo nei vari laghi che si incontrano lungo il percorso. La prima parte della tappa è tutta in su e giù, attraverso le colline a sud del Piave, poi si arriva al bel Lago di Santa Croce, molto frequentato da turisti, bagnanti e windsurfisti.

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Ci fermiamo per il pranzo al sacco e sempre per rinfrescarci sulle rive del lago, poi ripartiamo sulla bella ciclabile e arriviamo al bel Lago Morto, dove ci fermiamo per riposare ancora un po’ al fresco, prima di scendere nella calura della pianura veneta.

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Ultima discesa e arriviamo a Serravalle, prima di Vittorio Veneto, dove troviamo posto al b&b “Il piccolo principe”, appena ristrutturato, molto ben curato e con ottima prima colazione. Verso sera facciamo un giro nel bel centro storico di Serravalle, mangiamo una buona pizza “al 128”, locale molto curato e con una bella terrazza giardino nel verde, per poi rientrare e dormire nel B&B..

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Sesta tappa, da Vittorio Veneto a Montebelluna, 48 km.

Da Serravalle si scende a Vittorio Veneto, si passa per il lungo centro cittadino e si inizia subito con una corta, ma ripida, salita fino al castello di San Martino, con bellissima vista sull’intera pianura.

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Poi scendiamo a Ceneda e si proseguiamo su ciclabile per Conegliano e Susegana. Incontriamo di nuovo il Piave con il Ponte della Priula che ci permette di attraversare il Piave con calma e in sicurezza.

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Sull’altra sponda troviamo un ristorante asiatico e ci fermiamo per pranzo. Ripartiamo lungo il Piave e prima di Nervesa troviamo una bella spiaggia sabbiosa sul fiume dove facciamo una sosta per riposare e rinfrescarci…anche oggi infatti è una giornata molto calda.

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Poi pedaliamo lungo tutto il lato sud del Montello, sulla bella ciclabile fino a Montebelluna, dove ci fermiamo per la notte un prima della città, nell’ Hotel San Marco, pulito e a buon prezzo.

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Settima tappa, da Montebelluna a Bassano, 38 km.

Ripartiamo al mattino e passiamo da Montebelluna con la sua bella strada principale. Deviando poi verso le colline arriviamo alla bellissima villa Palladiana di Maser.

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Arrivati a Crespignaga deviamo di nuovo a destra e saliamo con una breve (ma intensa) salita,  fino alla bella Asolo che merita di essere visitata con calma.

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Proseguiamo sulla ciclabile fra le colline scendiamo in pianura. Il caldo è veramente tanto e bisogna continuare a pedalare per sentire un pò d’aria venirci incontro. Arriviamo a Bassano dove ci fermiamo per riposarci e mangiare vicino alle fresche acque del Brenta, nelle vicinanze del famoso ponte. Pedalare con temperature cosi alte è difficile, cosi decidiamo di passare il resto del pomeriggio immersi nel fiume, qui si sta davvero bene.

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Verso sera troviamo un B&B in centro che purtroppo solo dopo scopriamo non ha l’aria condizionata e quindi per il troppo caldo non riusciamo a dormire bene.

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Ottava tappa, da Bassano a Grigno Valsugana, 40 km.

Partiamo da Bassano passando ancora una volta per il bel centro storico , passando anche sopra il famoso ponte in legno, per poi prendere la ciclabile della Valsugana. Dopo pochi km ci fermiamo ad ammirare la bella villa palladiana di Angarano e continuiamo verso nord.

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Si passa il paese di Valstagna, con le sue antiche case affacciate sul fiume, e si pedala sempre lungo la bella ciclabile con alcuni tratti abbastanza freschi nel bosco. Nel pomeriggio la temperatura sale ancora, allora decidiamo di fermarci dopo Tezze, nella zona ricreativa di Grigno Valsugana per goderci una bella spiaggia e per rinfrescarci  dentro il letto del fiume! Cena e notte nell’albergo Conca d’Oro di Grigno.

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Nona tappa, da Grigno Valsugana a Pergine Valsugana, 51 km.

Dopo un forte temporale notturno ripartiamo al mattino sempre sulla pista ciclabile, molto bella e abbastanza ombreggiata in questo primo tratto. Arriviamo prima a Borgo Valsugana, dove la ciclopista passa nel bel centro storico e poi, visto che anche oggi la temperatura si sta alzando notevolmente, facciamo una deviazione al lago di Levico, con una fermata alla spiaggia libera per il pranzo e un bel bagno rinfrescante.

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Dal lago di Levico ci trasferiamo al lago di Caldonazzo con una ulteriore sosta per un bagno…il caldo lo richiede.

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Proseguiamo costeggiando tutto il lago per arrivare fino a Pergine, dove troviamo posto nell’albergo La Rotonda e riuscendo a visitare anche il bel centro storico.

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Decima tappa, da Pergine Valsugana a Salorno, 45 km.

Da Pergine a Trento sembrerebbe tutta discesa, invece ci tocca ancora un pò di salita fino a Civezzano. Passiamo l’antico borgo, arriviamo fino al Forte di Civezzano con la sua bella vista sulla valle… e poi giù in discesa fino a Trento.

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Una breve visita alla città perchè già la conosciamo e poi di nuovo la ciclabile dell’Adige che va verso nord, sempre seguendo le rive dell’omonimo fiume. A Lavis è d’obbligo una deviazione, come facciamo sempre quando passiamo da queste parti in orario di pranzo o merenda. Ci fermiamo infatti da Serafini, per mangiare uno dei suoi famosi e buonissimi gelati artigianali.

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Dopo una ottima crepes con gelato di castagne (la nostra preferita), ripartiamo e passiamo nel borgo storico di Pressano, per poi tornare sulla ciclabile e arrivare a Salorno.

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Undicesima tappa, da Salorno a Merano, 61 km.

Ultima tappa, tutta su pista ciclabile lungo il fiume Adige. Facciamo una sosta per il pranzo al sacco in una delle tante panchine che si incontrano lungo la pista ciclabile (eventualmente ci sono anche vari bike-grill) e nel pomeriggio arriviamo a casa Merano.

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In definitiva un giro molto bello, tutto o quasi su piste ciclabili e con pochi tratti particolarmente impegnativi. Il periodo non è stato sicuramente il migliore, visto il gran caldo in pianura padana ma quest’anno, visto il lockdown primaverile, abbiamo dovuto aggiustare un pò le date disponibili. A fine primavera sarebbe stato sicuramente meglio. Ma l’importante, come al solito, è divertirsi, stare insieme e risolvere insieme i problemi di ogni giorno!

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