2010 Stoneman gold

 

Stoneman gold

nel 2010 è stato creato un nuovo percorso fra Alta Pusteria, Austria e Comelico da Roland Stauder, l’ex campione di mountain bike che ha ora scoperto i piaceri dell’escursionismo e della esplorazione. O meglio: il percorso era già esistente, lui lo ha però segnalato permanentemente, mettendo dei check point nei punti obbligati, in modo che ogni partecipante possa partire a proprio piacimento e completare il percorso in uno, due o tre giorni a seconda delle proprie capacità, punzonando il braccialetto dato in dotazione negli uffici turistici della zona. ( www.stoneman.it )

Il giro non è da poco, il gold (in un giorno) sono 110 km e 4000 m . di dislivello, con salite al limite del pedalabile (e qualcosa oltre il limite) e sentieri anche tecnici ed esposti.
La sfida mi attira subito, anche perché in Alta Pusteria sono quasi di casa. I “pacchi gara”, qualche gadget e il braccialetto da punzonare si possono ritirare il giorno prima della partenza a Sesto, Sillian, Dobbiaco e in Comelico

La mattina prescelta per il giro arrivo puntuale alle 5.50 al parcheggio dei Baranci a S. Candido, dove samuelgol e morgan mi stanno già aspettando.
Guardo le due leggere spark da xc, mentre loro ricambiano soppesando i 15 kg della mia fida torque da all mountain, e penso che anche questa volta sarà la stessa cosa, tanto ormai ci sono abituato: sia al doppio sella ronda, sia con i miei “compagni di merende” a Merano, tutti con bike leggere. Cercherò di stare a ruota in salita, tirando un po’ i freni ai miei compagni e guiderò la discesa, cosi avrò il tempo di scattare qualche (speriamo) bella foto.
Alle 6 e qualche minuto, appena arrivata l’alba, si parte, le nuvole sono basse ma le previsioni sino buone e siamo fiduciosi.

partenza

La prima salita è verso il cornetto di confine a 2540 m , saliamo con calma nella nebbia, la giornata sarà molto lunga e non bisogna certo forzare il ritmo se si vuole vincere anche questa sfida.
I due compagni sono davanti e vedo che potrebbero salire molto più veloci, ma anche loro sanno che devono misurare le loro forze.
Usciamo un attimo dal bosco e i primi raggi fanno capolino attraverso le nuvole basse.
Si sale e cominciamo la lunga strada militare che porta fino in cima al cornetto, comincia finalmente a sbucare il sole.
Al secondo tornante troviamo il primo omino di pietra che ci indica che la direzione è quella giusta

salitacornettosamuelgolombra

Arrivati al sole, lo spettacolo è fantastico e non resistiamo dal farci subito un autoscatto, giornate cosi non si incontrano tanto spesso.

salitacornettotutti

Eccoci in cima al cornetto dove troviamo il primo totem per la punzonatura

punto1

ci cambiamo, mangiamo qualcosa e via per la prima discesa
Dopo un breve tratto in falsopiano, comincia il sentiero verso valle, sempre guidati dagli stoneman. All’inizio è una larga mulattiera militare
Resto indietro per poter scattare qualche foto, la nebbia non si è ancora diradata e bisogna approfittarne

discesaversoilmare

Ora il sentiero si fa più tecnico, i miei compagni rallentano ma nel tempo prefissato arriviamo a valle e prendiamo la ciclabile per Lienz fino a Sillian, (1100m.) dove comincia la seconda, temibile, salita.
La prima parte è ben battuta e si sale di buona lena, arriviamo cosi alla malga dove ci concediamo uno spuntino e facciamo il pieno di acqua.
La seconda parte della salita è una notevole sofferenza, le pendenze sono a tratti micidiali e il fondo è sconnesso, i miei compagni sono avanti con le loro bici leggere ma io non mollo, cerco di pedalare il più possibile anche a ritmi da equilibrismo, e un po’ alla volta si arriva alla Sillianerhütte a 2400 m , dove è situato il secondo check point.

punto2

Punzonatura, foto di rito, cambio maglia, spuntino e via verso la parte più interessante del percorso, il demut, un single track di svariati (e infiniti) km in continuo su e giù intorno ai 2400 m . di quota di una bellezza selvaggia
E su e giù, e su e giù, la trasversata dura più di un’ora, veramente bellissimo

miasalitademut

Finalmente siamo in vista del passo Silvella, è laggiù, ancora un pò di single track e ci siamo, questa ultima parte non è neanche segnata sulla carta della tabacco ed è una vera sorpresa in positivo
Eccoci al passo silvella e al terzo check

punto3

siamo ottimisti la parte più dura del percorso è fatta, più di tremila metri sono stati scalati, adesso non ci resta che salire brevemente alla sella del quaterna
e poi buttarci in picchiata verso padola sulla costa della spina

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Qui morgan e samuelgol mi guidano, visto che è il loro territorio e, visto che stiamo rispettando perfettamente i tempi, decidono di farmi fare una deviazione, allungando km e dislivello in modo da scendere su un bel sentiero
Arriviamo cosi al quarto check point, e da qui ci sono “solo” ancora un migliaio di metri di dislivello da salire

punto4

La salita verso passo montecroce è piuttosto dura, cominciamo a sentire le gambe pesanti, i due compagni soffrono anche loro ma raggiungono il passo con un discreto anticipo. Prima di cominciare l’ascesa verso la croda rossa mi devo fermare un paio di minuti per mangiare l’ultima frutta secca che mi rimane, mi riprendo e via ad affrontare l’ultima salita, me la ricordo dalla dolomiti superbike, ci sono 3-4 strappi niente male. Pazienza, con calma si arriva dappertutto
Vedo samuelgol e morgan che mi staccano nuovamente, ma non tento minimamente di resistere, devo salire col mio passo se voglio arrivare in cima.
Raccolgo le ultime forze e finalmente sono all’ultimo totem, ormai abbiamo passato i 4000 m . di dislivello.

punto5

Sulle nostre facce si dipinge un sorriso inequivocabile: ormai è fatta
Siccome stiamo rispettando la tabella di marcia, adesso ridò pan per focaccia ai miei due compari: invece che scendere per la forestale fino a sesto,deviamo per un bel single trail tecnico fino in val fiscalina e poi continuiamo per lo splendido sentiero 1 in mezzo ad un bosco di larici.
la giusta conclusione per un giro fantastico.

fiscalina

Cosi arriviamo a sesto e alla zona sportiva ci attende la ricompensa della giornata, la premiazione con il trofeo stoneman gold

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Io a dire il vero mi farei anche un meritatissimo tuffo in piscina, ma sono passate le 18 e dobbiamo ancora tornare a s. candido. E allora via per la ciclabile, ormai siamo gasati per la vittoria e ci concediamo una pedalata forsennata fino a valle, tutti in fila indiana a darci il cambio, sembra quasi che finora abbiamo fatto solo i canonici dieci minuti di ricaldamento!
Arriviamo al parcheggio dopo quasi 110 km e 4100 m di dislivello, felici per la prestazione e per avere passato questa indimenticabile giornata insieme